Importante caso di violazione dei diritti umani che coinvolge la MSC Crociere a Cuba presentato oggi al Parlamento europeo
Sulle navi, secondo testimonianze raccolte dall’ong Prisoners Defenders, la compagnia trattiene ai cubani i passaporti non solo durante il viaggio ma anche nei porti di scalo, per evitare che scappino
Secondo le testimonianze raccolte dai marittimi cubani che hanno lavorato in Italia, MSC MALTA SEAFARERS COMPANY LIMITED li contratta attraverso un agente cubano, la società cubana SELECMAR.
Nel contratto, un'appendice indica, solo per i governi di Cuba, che l'agente, in questo caso la società cubana SELECMAR, può prendere l'80% del salario base.
Sulle navi, secondo le testimonianze in possesso dell’ong Prisoners Defenders che oggi presenta il caso a Bruxelles, la compagnia MSC trattiene i passaporti non solo durante il viaggio, ma anche nei paesi dove le navi fanno scalo, per evitare che “i cubani scappino".
Secondo i dichiaranti, MSC verrebbe multata di "10.000 dollari per ogni cubano che scappa", e per questo ci dicono che i dipendenti di MSC Crociere sono diventati per loro un'estensione della repressione del regime cubano. Restrizioni come queste, e la detenzione dei passaporti, non accadono al personale di altre nazionalità latinoamericane, solo ai cubani.
Anche i cubani con visti Schengen validi ricevono i loro passaporti solo perché le autorità di immigrazione dei paesi europei salgano sulla nave e li controllino, e poi - prima di lasciare la nave - i loro passaporti vengono confiscati di nuovo e lasciano la nave sul suolo europeo con solo una carta d'identità della compagnia MSC, ma il passaporto viene conservato da MSC sulla nave per sicurezza. La Croazia è stato l'unico paese che si è rifiutato di farli scendere dalla nave senza passaporto e ha preteso che fossero autorizzati a tenere il loro passaporto, ma non l'Italia e gli altri paesi del Mediterraneo dove si fermano le navi da crociera MSC. Due esempi concreti:
Nel primo caso, il marittimo aveva un salario base nella compagnia MSC di 408 euro, ma il governo cubano tratteneva 326,40 euro ogni mese, cioè l’80%.
In un altro caso, il marittimo aveva un salario base di 328 euro e il governo cubano ha trattenuto l'80%, cioè 262,40 euro.
Questa trattenuta accettata nel contratto MSC, per SELECMAR significa che i marittimi lavorano sulle crociere di lusso MSC nel Mediterraneo con un salario base che va da 65,60 € a 81,60 €, cioè tra 77 e 95 dollari, e SELECMAR riceve l'80% del loro salario base attraverso un contratto con la compagnia MSC, dove indica che il mantenimento è dell'80%, solo per i marinai di Cuba, paese che attraverso questi accordi starebbe esercitando la schiavitù sui propri cittadini, un esercizio in cui, secondo i dichiaranti, MSC Crociere sarebbe pienamente coinvolta.
Poiché sembra che MSC sia consapevole che questa ritenzione provocherebbe una diserzione massiccia, dà loro 641 dollari in più al di fuori del contratto, che Cuba non controlla.
I collaboratori suppongono che questo venga fatto alle spalle di Cuba per non trattenerne l'80%, e per poter avere uno stipendio totale di 727 dollari al mese in media, una cifra che è comunque molte centinaia di euro al di sotto del salario minimo in Europa, e tanto più in una professione che richiede dedizione.
Questo è tanto più vero in una professione che ha una dedizione, un pericolo e una situazione di separazione forzata dalla famiglia, come abbiamo sentito da coloro che hanno lavorato sulle navi MSC Crociere, tra le 10 e le 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana, per un totale costante di 77 ore settimanali, che è il 192% del massimo di ore lavorative consentito dall'Organizzazione Mondiale del Lavoro.
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