Lula non condanna Putin e diventa suo complice
Il presidente propone un'iniziativa di pace guidata da Brasile e Cina ma ha torto nell'incolpare l'Europa e dire che lo zar è stato costretto ad attaccare per difendersi dall’accerchiamento NATO
Il presidente ha proposto un'iniziativa sotto la guida del Brasile e della Cina per la mediazione dei conflitti e fin qui, tutto bene, ma ha torto nel cercare di incolpare l'Europa della guerra in Ucraina e nel sostenere ripetutamente come gran parte della sinistra brasiliana e latinoamericana che Putin è stato costretto ad attaccare per difendersi dall’accerchiamento NATO. Lula, non condanna Putin, ma cerca di giustificarlo, diventandone complice, ripetendo infatti come un mantra: "Credo che quando uno non vuole, due non combattono".